mercoledì 19 novembre 2014

DEL VOTO DI CIVATI E DELLE PAROLE DI FERRERO



di Giandiego Marigo
Due parole due, anche se mi rendo che servano a poco.
Anche se non sono nessuno (l'ho ripetuto anche questo sin troppe volte) e quindi esse avranno il peso di una piuma, anche se la convinzione stessa ch'esse non servano le fa essere in qualche modo disperate … leggere ed inutili.
Gli spunti da cui partirò sono due, da una parte l'ennesimo voto di fiducia al governo di Civati, dall'altra le parole di Ferrero sulla sua sinistra possibile.
È davvero desolante pensare che nessuno darà davvero peso a quel che scrivo, mi sovviene di chiedermi perchè io lo faccia, ma la risposta è sempre la medesima … una pulsione al dire...la volontà di esserci … testimonianza forse.
Temo per altro che sia , in qualche modo, anche se un poco mi infastidisce, la medesima pulsione dei molti che si alzano una mattina e creano un gruppo su Facebook per la Sinistra Unita (ce ne sono milioni ormai) e si mettono ad urlare che l'unica strada della speranza passa di lì … Non è così, lo sappiamo tutti, forse lo sa persino il nostro eroe facebukkiano.
Eppure ogni giorno nascono nuovi gruppi, ma il bisogno di esserci e di contare è grande e non si può non tenerne conto, così come io non posso smettere di scrivere anche se ogni tanto ne avrei davvero voglia.
Ferrero, tornando a lui, ci dice che la sua sinistra è questione di un paio mesi, partendo dall'esperienza delle liste per Tzipras e passando da Civati e Vendola.
Ammetto, che se questo venisse fatto, fuori da un periodo elettorale, con equità e con coerenza potrebbe persino essere interessante, ma una cosa va detta … perchè va detta!
Questa sua visione sembra non tener conto dei territori, quasi che una volta compiuto il miracolo di mettere d'accordo alcuni galletti il pollaio fosse dato per scontato …
Non è così Ferrero e mi stupisce che tu, politicante navigato ed esperto, lasci spazio ad un equivoco di questa fatta, ma alla fine la ragione sta proprio lì forse in quel “Politicante navigato ed esperto”, in quel tuo passato ministeriale prodiano, nella convinzione che sembra essersi fatta spazio dentro di te che una volta messe insieme le segreterie il resto venga, di conseguenza …
La premessa d'una nuova AreA a mio umilissimo parere (anche questo quante volte l'ho ripetuto) dovrebbe essere la circolarità e l'orizzontalità, una nuova spiritualità che invada anche i nostri rapporti personali facendoli divenire esempio
La strada da seguire è quella della Democrazia Partecipata... a parole lo dici continuamente, ma nei fatti, quando parli della tua sinistra dimentichi la gente … i territori, i movimenti ed è per questo … Ferrero, per questo errore, per questa dimenticanza che siamo qui dove siamo.
Un po' anche per colpa tua.
Con le sole segreterie ed i leader si fanno solo gli accrocchi, il farli poi con “compagni di viaggio” ambigui come Vendola e Civati ci esporrebbe al rischio di allearci con il PD un giorno ed uno no.
Senza la gente la lista Tzipras non sarebbe stata nulla, senza la speranza e la spinta dei territori avrebbe , semplicemente, fallito.
Prendiamo la strada giusta , facciamolo come si deve, va fatto … nessuno lo nega, ma c'è modo e modo … diamo respiro alla speranza, cominciamo da noi , dal modo, da come ci comportiamo.
Una parentesi poi va aperta sui “compagni di viaggio”, come dicevo prima. il che mi dà l'occasione di "giocarmi" il secondo spunto
Se ci sarà una grande mobilitazione una forza propulsiva essi saranno “controllati” ma se questo non avverrà riveleranno tutta la loro profonda ambiguità.
L'hanno dimostrata in tutti i modi, in tutti gli ambiti e non siamo tanto disperati da non vedere … abbiamo gli occhi, abbiamo le orecchie ed il cervello ci funziona ancora … a tratti forse, ma funziona.
L'Ultima perla di Civati, dopo la Fiducia Critica è stata quest'ultima “Fiducia per Forza” altro effetto comico, tutto da raccontare.
È con questo tipo di personaggi che vogliamo fare la sinistra? Sicuri?
Ho scarsissima considerazione dei leader, sono libertario ed anarchico in questo senso, ma se devo sceglierne uno … bhè pretendo palle e coerenza, e non piagnistei e dubbi amletici.
Oggi la sinistra Tziprasiana o meno, syriziana o meno, può essere solamente “Lontana dal PD” mentre il nostro “cucciolo” vagheggia ancora d'abbandoni … o forse no!
Perchè ho usato questi due spunti, perchè essi mi richiamano la sinistra che non voglio, l'errore che vorrei evitare, ma si sa, anche fra noi le icone consacrate hanno la loro importanza e senza una manciata di leader a favore di telecamera, sembra che si sia convinti di non potere andare da nessuna parte.
Ed allora mi uniformerò, pur di vedere una sinistra vera rinascere.
Detto questo però penso che nei territori si giochi la partita vera di questo “campionato”.
Non basterà unificare gli apparati, due o tre fallimenti messi insieme non fanno una vittoria.
Essi sono smunti, poco efficaci ed incisivi, scarsamente seguiti e se non proporranno contenuti e creeranno reale coinvolgimento essi finiranno ancor prima di iniziare, realizzando solo l'accrocchio di un “Grande Nulla”.
Io spero e darò, sto prodigando tutte le mie “scarse” energie, ma se continueremo a seguire le sirene dei Leader … alla caccia disperata dell'uomo del destino abbiamo fallito in partenza, perchè abbiamo scelto di partire con il piede sbagliato e questo non ci verrebbe perdonato, da chi ormai da troppo tempo sta alla finestra a guardare.
Ed ancor meno troveremmo clemenza nei “movimenti qualunquisti e d'opinione” loro sì guidati dal carisma, che non aspetterebbero altro (rispettando così la loro reale natura conservatrice) che affossare sotto una marea di risate e di sberleffi una sinistra che ha pretese europee, ma non ha popolo.

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